La crisi idrica globale sta attualmente colpendo miliardi di persone in tutto il mondo e si prevede che sarà ulteriormente aggravata dall’aumento della domanda, dal cambiamento della disponibilità idrica e dal crescente impatto di inondazioni e siccità.
Solo attraverso una maggiore cooperazione internazionale può essere data una risposta a queste problematiche, ed è infatti di questo che si è discusso nella sessione di apertura della giornata tematica dell’acqua durante COP27. Un argomento particolarmente rilevante quello dell’acqua, ma non sempre discusso durante le Conference of Parties. L’ospitata egiziana ha aiutato a far emergere il tema: è stato infatti ricordato che le risorse idriche del Paese non potranno soddisfare a lungo i bisogni della sua popolazione in crescita.
Durante l’evento, proprio ricordando come gli scenari climatici futuri prefigurino uno stress idrico estremo, la presidenza di COP27 insieme all’Organizzazione Metereologica Mondiale (WMO) hanno presentato AWARe (Action on Water, Adaptation and Resilience), un’iniziativa per mettere l’acqua al centro della discussione pubblica e promuovere la cooperazione mondiale sulla stesso.
La sfida di AWARe sarà quella di offrire soluzioni di adattamento al cambiamento climatico che siano efficienti per la vita delle persone e del pianeta. Tre gli obiettivi principali del progetto:
- Diminuire le perdite d’acqua in tutto il mondo e migliorare l’approvvigionamento idrico;
- Proporre e sostenere l’attuazione di politiche comuni inerenti alla tematica dell’acqua;
- Promuovere la cooperazione internazionale al fine di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare l’SDG 6 inerente alla risorsa idrica.
Il ministro egiziano per i sistemi idrici e di irrigazione, Hani Sewilam, ha dichiarato: “La crisi idrica globale sta colpendo miliardi di persone in tutto il mondo. L’iniziativa AWARe catalizza la cooperazione inclusiva per l’adattamento all’utilizzo dell’acqua visti i cambiamenti climatici, oltre a una maggiore resilienza“.
Dall’iniziativa verranno quindi concordate misure per: disaccoppiare la crescita economica dall’uso e dal degrado dell’acqua; proteggere e ripristinare gli ecosistemi di acqua dolce; promuovere una gestione sostenibile delle acque reflue; creare strategie igienico-sanitarie e percorsi energetici efficienti.
Inoltre, sarà fondamentale anche il lavoro dedicato allo sviluppo dei sistemi di allerta precoce per eventi meteorologici estremi: “Il 74% di tutti i disastri naturali sono legati all’acqua – ha commentato la Dott.ssa Elena Manaenkova, vicesegretaria generale del World Meteorological Institute – dobbiamo ancora fare molto per aiutare le società e avere strategie efficaci di gestione dei disastri che proteggano le comunità e limitino i rischi legati al clima“.
Il Pan African Centre For Climate Policy, ospitato dall’Egitto, garantirà il principale meccanismo di attuazione e si concentrerà sulle principali attività e azioni di AWARe, tra cui finanza, tecnologia e sviluppo.