Con l’introduzione del nuovo metodo tariffario (MTI-4) approvato con la delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) 639/2023/R/idr del 28 dicembre, EGATO 4 Lazio Meridionale – Latina ha scelto di illustrare ai propri utenti tutto quello che riguarderà il pagamento della tariffa.
Tra le varie tematiche, anche un focus sulla morosità e sulle sue conseguenze in termini di gestione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.).
Che cosa significa morosità nel sistema tariffario?
Con l’approvazione delle tariffe da parte di un EGATO, ogni anno viene riconosciuto al Gestore del S.I.I. un importo (VRG) da incassare con le bollette pagate dagli utenti. Con tale somma, oltre a coprire gli effettivi costi di gestione, il Gestore deve effettuare anche gli investimenti previsti nel Piano degli Interventi (PdI). Il ritardo o l’assenza nel pagamento delle bollette per i servizi idrici crea quella che viene definita “morosità”, un problema significativo perché il mancato incasso previsto dal Gestore può mettere a rischio l’equilibrio economico del sistema con dirette conseguenze anche sull’attuazione del Piano degli Interventi.
Quali conseguenze ha la morosità nel sistema tariffario?
Un’elevata morosità ha come diretta conseguenza il mancato incasso, da parte del Gestore, della cifra prevista. In tal caso, allo stesso, viene riconosciuta la facoltà di presentare una specifica istanza all’EGATO per il riconoscimento di extra-costi di morosità al fine di consentirgli di rispettare gli adempimenti e obblighi previsti dal suo ruolo (come, ad esempio, Convenzione di Gestione, disciplinare tecnico, delibere ARERA).
L’istanza di riconoscimento di ulteriori maggiori costi per morosità si basa sui mancati incassi da parte del Gestore negli ultimi due anni (UR 24) delle somme a lui riconosciute (VRG). Tale morosità, se riconosciuta dell’Ente d’Ambito, viene coperta con aumenti delle bollette degli utenti nelle successive annualità.
Le soluzioni adottate in passato per il territorio dell’ATO 4
In passato, a fronte di un’elevata morosità, il Gestore ha presentato un’istanza di riconoscimento di costi di morosità per il periodo regolatorio 2016-2019 (MTI-2) approvata dall’Ente d’Ambito con deliberazione n. 17 del 20/12/2016, che gli ha riconosciuto circa 15 Mln di euro di ulteriori costi per morosità. L’approvazione definitiva è avvenuta anche da parte dell’AEEGSI (oggi ARERA) con la deliberazione AEGGSI n.35/2017/R/idr del 26/01/2017 che, oltre a riconoscere tale morosità, ha disposto che il recupero di tali somme dovesse essere fatto sotto forma di conguaglio tariffario sulle bollette a partire dall’anno 2020. Quindi, le bollette dall’anno 2020 hanno subito un aumento per effetto di questi maggiori costi. Con deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 14 del 19/12/2019, infatti, furono portati dall’anno 2020 nelle bollette degli utenti detti conguagli in occasione dell’aggiornamento biennale delle tariffe.
Nell’anno 2021, il Gestore ha presentato una nuova richiesta di riconoscimento di maggiori costi di morosità in occasione dell’entrata in vigore del nuovo metodo tariffario, il MTI-3, per una somma di circa 33 Mln di euro (9%) da spalmare sulle bollette degli utenti dal 2022 al 2025, avendo registrato mancati incassi di bollette per morosità pari al 13,03%, ancora in aumento rispetto alle precedenti annualità. Con deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 12 del 25/06/2021 (MTI-3), furono approvate le tariffe per il periodo regolatorio 2020-2023. Con questa approvazione tariffaria, il Gestore ha subito un ulteriore mancato riconoscimento del costo di morosità, dunque, l’approvazione aveva infatti chiesto all’EGATO il riconoscimento di una percentuale di morosità di circa il 9% per 4 anni (circa 33 Mln) ma ha ottenuto un riconoscimento del 7,1 % previsto come parametro standard della zona Sud e le Isole al fatturato 2018 e 2019 (circa 9 Mln complessivi) calcolato quindi solamente su due anni da spalmare nelle tariffe delle annualità 2022 e 2023.
Gli aggiornamenti introdotti nel 2022
Nel 2022, in occasione dell’aggiornamento biennale delle tariffe (2022-2023), il Gestore ha presentato un’istanza di riconoscimento dei maggiori costi di morosità per circa 24 Mln di euro (ovvero costi di morosità che in precedenza non gli erano stati riconosciuti dall’EGATO), da spalmare sulle bollette dal 2022 al 2025 avendo registrato una morosità effettiva di circa il 13%. Con deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 15 del 27/06/2022, l’EGATO ha approvato l’aggiornamento tariffario riconoscendo al Gestore del S.I.I. una morosità di circa il 3% prevista come parametro standard della zona Centro (circa 5,7 Mln di euro complessivi) calcolata su due sole annualità da spalmare nelle tariffe del 2024 e 2025. L’EGATO ha quindi continuato a riconoscere al Gestore una ridotta morosità incentivando lo stesso ad attuare misure sempre più concrete per il recupero del credito.
Gli aggiornamenti dell’Autorità di Regolazione
Anche la stessa ARERA ha apportato notevoli novità in materia di recupero della morosità. Con propria deliberazione n. 311/2019/R/idr, ha stabilito le procedure che il Gestore deve applicare per limitare, sospendere o disattivare le utenze che risultano morose, stabilendo, inoltre, tutele per le utenze economicamente svantaggiate e inserendo azioni concrete che il Gestore deve adottare per la chiusura di utenze morose (es. chiusura utenza da presa stradale, chiusura utenza condominiale).