È passato circa un anno dall’approvazione, da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del progetto per l’innovazione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) che ha permesso al Lazio Meridionale di ottenere un finanziamento di più di 40 milioni di euro dai fondi del PNRR. Gerardo Stefanelli, presidente di Egato 4 Lazio Meridionale – Latina e della Provincia di Latina, illustra con un’intervista su Latina Oggi i primi passi compiuti e i prossimi obiettivi dell’Ente.
A poco più di un anno dalla sua presentazione, come si è evoluto il progetto “Global Water Evolution” finanziato attraverso i fondi del PNRR?
Il progetto sta prendendo piede: dopo aver completato una prima parte amministrativa di definizione dei dettagli, il piano di interventi è ormai in fase di implementazione. L’obiettivo primario è quello di avvicinarsi al modello di smart cities che, da sempre, ritengo essenziale per il nostro territorio non solo da presidente dell’Ente ma anche dell’intera Provincia. I fondi del PNRR ci stanno avvicinando alla meta auspicata, rappresentando un fattore strategico essenziale per il futuro del S.I.I..
Questo perché permetterà una modernizzazione della rete idrica?
Non solo. Sicuramente i fondi consentiranno la costruzione di infrastrutture più evolute e resilienti, ma permetteranno anche una gestione strutturata, programmata e tempestiva nella manutenzione della rete. Anzi, mi permetto di dire che proprio quest’ultima rappresenti il fine ultimo del progetto: monitorare in maniera capillare il territorio, attraverso le nuove tecnologie a disposizione, ci consentirà di intervenire in maniera immediata laddove ci fosse necessità. Ciò si tradurrà in una diminuzione delle perdite e, di conseguenza, nella salvaguardia della risorsa idrica e nella riduzione del pagamento in bolletta per il cittadino.
Come renderete questo possibile?
Stiamo già lavorando a questo grazie al piano interventi contenuti all’interno del progetto, tutti mirati alla digitalizzazione e alla manutenzione del Servizio Idrico. Partendo dalla nuova piattaforma informatica centralizzata in grado di gestire la mole di dati inerenti al S.I.I., possiamo oggi monitorare in maniera costante la rete idrica. Il tutto ci è permesso dall’istallazione di appositi strumenti come, ad esempio, i noisy-loggers, registratori che riescono a rilevare le dispersioni idriche semplicemente dal rumore emesso. Non solo: per rendere il monitoraggio più semplice abbiamo scelto di distrettualizzare 500 km di rete, così da ottenere una maggiore facilità e velocità di intervento. Un altro tema a cui abbiamo dato particolare attenzione è quello della lotta agli abusi: stiamo procedendo, per questo, a installare 100 mila nuovi smart meters che daranno modo agli utenti di consultare i propri consumi in tempo reale.
La somma di queste azioni permetterà di ridurre il volume di perdite del 45% entro il 2032, oltreché di risparmiare più di 7 milioni di euro da oggi al 2026, ottenendo un apporto positivo per l’intero territorio.
In tutto questo qual è peso di Egato 4 Latina in veste di organo monitorante?
Pensare all’Ente Governativo come mero supervisore è limitante: Egato 4 Latina, più che un attore esterno, ha rappresentato il principale driver del progetto, facendosi carico di trovare una sinergia tra le parti, oltreché di dar moto al programma di intervento e di monitorarlo. Inoltre, proprio per la buona riuscita avuta con Global Water Evolution, possiamo immaginare l’Ente come una best practice e un driver non solo per il Lazio Meridionale, ma anche per il sud del paese.
Per farlo avrà bisogno di dimostrarsi preparato.
Stiamo lavorando proprio in vista di questo. Non escludiamo di organizzare un evento istituzionale sul tema nei prossimi mesi ma, per far sì che l’Ente assuma un ruolo primario sul territorio, sarà necessario impegnarsi per dotarlo di un’organizzazione forte e strutturata. Proprio riguardo a ciò, è necessario sottolineare, oggi più che mai, l’importanza di uno Statuto che possa rafforzare l’Ente. Inoltre, dovremo essere pronti a investire nella crescita del Sistema Idrico anche grazie a un asset strategico che gli conferisca una nuova identità.
Si riferisce al cambio di proprietà di Acqualatina?
L’evoluzione che questa comporterebbe è sicuramente fondamentale per lo sviluppo del Sistema Idrico. Come ho affermato nelle scorse settimane, la disponibilità di ingenti risorse finanziare e l’esperienza nel settore di Italgas sarebbero un valore aggiunto per il nostro territorio. Ad oggi, il know-how guadagnato è di altissimo livello ma credo sia arrivato il momento di accrescere e innovare le nostre competenze e possibilità.