Il 3 marzo si celebra in tutto il pianeta il World Wildlife Day (Giornata Mondiale della Natura), istituita nel 1975 dall’UNESCO per sensibilizzare e promuovere la conservazione delle risorse naturali e proteggere la biodiversità sul nostro pianeta.
La data non è casuale: il 3 marzo, infatti, coincide con l’anniversario della firma della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Fauna e Flora Selvatiche (CITES) del 1973, un accordo internazionale che mira a proteggere flora e fauna selvatiche limitando il commercio di specie in pericolo.
Nonostante i decenni trascorsi dalla primissima celebrazione, il tema rimane oggi più che mai attuale. A dimostrazione di ciò diversi dati:
1 milione di specie animali e vegetali rischiano l’estinzione
Secondo l’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services sono circa un milione le specie che rischiano l’estinzione nelle prossime decadi a causa dell’attività umana. Tra i fattori che contribuiscono a questa perdita: la deforestazione, la conversione di terre per l’agricoltura e l’allevamento, la pesca eccessiva e l’inquinamento. Tali fattori hanno portato a una perdita del 75% della biodiversità terrestre e del 66% di quella marina.
10 milioni di ettari di foresta distrutti
La FAO ha annunciato, nel 2020, che ogni anno vengono distrutti circa 10 milioni di ettari di foresta a causa della deforestazione umana. L’area forestale totale del pianeta si è ridotta di circa 178 milioni di ettari negli ultimi 20 anni, e questo principalmente a causa dell’espansione agricola, della produzione del legname e della creazione di terreni edificabili. Il problema è serio perché, oltre a causare un impatto negativo sulla biodiversità, questo rappresenta anche una delle principali cause del cambiamento climatico, considerando che le foreste assorbano anidride carbonica e aiutino a mitigare le emissioni di gas serra.
Una minaccia per gli oceani
Il Report sullo Stato dell’Ambiente Globale 2022 pubblicato dalle Nazioni Unite sottolinea come il cambiamento climatico e la sovrappesca stanno minacciando la salute degli oceani e delle numerose specie marine che ospitano. L’aumento delle temperature sta, infatti, causando l’acidificazione delle acque, provocando conseguenze disastrose. Si stima che entro il 2043 il 90% delle barriere coralline del mondo potrebbe sparire e che, a causa della pesca illegale e indiscriminata, molte specie marine sono oggi a rischio di estinzione.
Il 3 marzo delinea quindi un punto di partenza, ogni nuovo anno, per aspirare a un cambiamento reale e concreto. L’attuale situazione deve spingere a pensare che ancora molto possa essere fatto e, con questo, numerose soluzioni dovrebbero essere adottate per proteggere l’ambiente: la promozione di energia rinnovabile, la riduzione degli sprechi, l’adozione di pratiche agricole sostenibili e, prima di tutto, un impegno individuale attento e costante.
Per poter accelerare il cambiamento, infatti è necessario che ognuno di noi ripensi al proprio stile di vita: con Egato 4 Latina abbiamo scelto di condividere delle case history che attualmente contribuiscono al cambiamento (leggi di più sulla rubrica innovazione), oltre che alcuni semplici consigli che possono aiutare a salvare la risorsa idrica (clicca qua).
Ma non può bastare solo questo! La Giornata Mondiale Della Natura deve rappresentare, inoltre, un’opportunità per trasmettere una nuova cultura e promuovere un’istruzione ambientale – sia all’interno delle scuole che nella società in generale – per aiutare nuove e vecchie generazioni ad adottare tutte le soluzioni necessarie a generare cambiamento.